La gigantesca scultura colorata che dal 2000 troneggia nel piazzale Luigi Cadorna a Milano è conosciuta come Ago, filo e nodo. Divisa in due parti è composta infatti da un filo infilato nell’ago e dall’altra parte nel nodo finale. Negli anni Novanta quello di Cadorna era già uno dei tratti più trafficati della città e così si decise di affidarne il rimodernamento all’architetto Gae Aulenti, il quale volle fortemente l’opera d’arte. A realizzare la scultura di 18 metri di altezza e di circa 86 metri di lunghezza furono Claes Oldenburg e sua moglie Coosje van Bruggen. Ago, filo e nodo è un’opera unita da un continuum immaginario che prosegue sotto il passaggio di pedoni, tram e auto. Emblema di una città che va veloce. Anche i tre colori richiamano quelli delle tre fermate della metro di allora: la linea rossa, quella verde e quella gialla. L’opera, pronta a cucire un abito, è un chiaro richiamo al settore della moda ma il suo filo lo è anche del Biscione dei Visconti. Un simbolo della laboriosità dei milanesi tutti.