Zelig

Milano, Naviglio Martesana, numero civico 140 di viale Monza: la leggenda metropolitana inizia qui il 12 maggio 1986. Il Derby Club di Viale Monterosa ha appena chiuso i battenti: sul suo palco, a partire dagli anni Sessanta, si sono succeduti numerosi comici, cantautori, intrattenitori, oggi famosi. La sua eredità pesa e anche molto. Nel capoluogo lombardo il cabaret deve essere prima di ogni altra cosa un punto di ritrovo, una casa, sia per il pubblico sia per gli artisti. E infatti Zelig, che prende forma in quegli anni nei locali del vecchio Circolo cooperativo di Unità Proletaria, nasce su questi basi, assumendo da subito un ruolo importante nella vita culturale della città e diventando un punto di riferimento per comici e attori non soltanto milanesi. Fra loro c’è un gruppo in particolare che sta creando fermento nella scena teatrale di quegli anni: ne fanno parte Paolo Rossi, Claudio Bisio, Bebo Storti, Silvio Orlando, Gianni Palladino, Renato Sarti, Antonio Catania, Gigio Alberti. Zelig propone loro di calcare il palco, davvero piccolo, del locale, che da subito diviene palestra, sempre più spesso, di fenomeni come Antonio Albanese, Aldo Giovanni e Giacomo, Gioele Dix, Gene Gnocchi, Elio e le Storie Tese, Maurizio Milani, Dario Vergassola. Nel 1996, in occasione del decennale, il brand Zelig diventa una realtà nazionale. Cominciano anche le varie produzioni teatrali e televisive. Il pubblico ha la possibilità di vedere crescere comici del calibro di Ale e Franz, Teresa Mannino, Ficarra e Picone, Geppi Cucciari, Checco Zalone. Nonostante la notorietà, ora il locale rischia la chiusura.

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