Atrio dello sguardo sul futuro del pavese Mario Airò nel Parco di CityLife è una struttura in cemento e metallo. Il volume superiore dell’opera ripropone profili e sezioni del fegato di Piacenza o fegato etrusco. Il reperto etrusco risalente al II-I sec. a.C., riproduce infatti un fegato in bronzo: probabilmente utilizzato dagli aruspici, sacerdoti designati all’esame delle viscere, come modello per l’interpretazione dei presagi nelle antiche arti divinatorie, presenta alcune iscrizioni, linee e sporgenze che creano delle corrispondenze con le divinità classiche e con le parti della volta celeste. La vocazione ambientale spazialista dell’arte si alimenta di una tensione verso l’alto che, a partire dalle proprie radici, supera la verticalità dei grattacieli delle Tre Torri per proiettare l’uomo verso il cielo e verso il futuro.