La Rinascente

La Rinascente

La Rinascente in piazza del Duomo nasce grazie a due giovani fratelli di umili origini, Luigi e Ferdinando Bocconi, che decidono di provare a vendere abiti maschili confezionati in un’epoca in cui si realizzavano ancora soltanto su misura. Nel giugno del 1865 aprirono bottega in via Santa Radegonda. Fu un successo e nel 1870, divenuto il negozio troppo piccolo, i fratelli Bocconi ne aprirono un altro in Porta Nuova, con il nome di Magazzino Livornese. Nel 1877, gli affari andavano talmente bene da consentire l’acquisto dell’Hotel Confortable, in via Silvio Pellico, di fianco alla Galleria Vittorio Emanuele II da poco inaugurata. L’albergo fu trasformato in un grande magazzino per la vendita di ogni genere di stoffe e di altri materiali di abbigliamento e di arredo, come ne esistevano soltanto a Londra e a Parigi. L’Aux villes d’Italie, Alle città d’Italia, era il primo grande magazzino italiano, con i suoi ampi locali, una varietà d’assortimento e, assoluta novità, con l’esposizione delle merci visibili sia dalla strada sia all’interno. Gli affari continuarono ad andare a gonfie vele, al punto da aprire filiali a Torino, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Palermo. Nel 1883, essendo la loro vecchia bottega di via Santa Radegonda proprio di fronte alla neonata Centrale termoelettrica, i Bocconi furono i primi fra i negozianti ad illuminare la vetrina con una lampadina, iniziando così la luminosa storia della futura La Rinascente. Nel 1889, Luigi e Ferdinando Bocconi aprirono in piazza del Duomo una nuova sede, fra via San Raffaele e via Santa Radegonda, vendendo merci varie da stoffe a profumeria, da giocattoli ad arredamento. Nel 1917, Senatore Borletti rilevò l’attività degli eredi dei Bocconi. Non sapendo quale nome dare al suo nuovo store, chiese aiuto all’amico Gabriele D’Annunzio, che suggerì il nome La Rinascente, simbolo della rinascita del negozio. Così non fu: il 7 dicembre 1918, i grandi magazzini vennero nuovamente inaugurati, ma venti giorni dopo furono distrutti da un incendio, probabilmente doloso a causa dell’invidia dei negozianti della zona. Ricostruiti, riaprirono i battenti nel 1921 ma, durante i bombardamenti del 1943, vennero rasi al suolo. Il progetto della facciata del palazzo attuale è opera di Ferdinando Reggiori, mentre quello delle vetrine e degli interni è dell’architetto Carlo Pagani. Nel dicembre del 1950, il negozio riaprì ancora una volta. Nel 1954, La Rinascente istituì il premio Compasso d’oro, nato da un’idea di Gio Ponti e Alberto Rosselli, riconoscimento rivolto ai designer in grado di unire estetica e funzionalità in oggetti d’uso comune. Premio che sarà ceduto poi all’ADI. Dopo l’acquisizione da parte della Fiat e poi di un gruppo di imprenditori italiani e non, il megastore è oggi di proprietà della società thailandese Central Group Corporation. Ospita sulla sua terrazza, bistrot e bar con vista sul Duomo.

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