Piazza dei Mercanti, polo cittadino medievale di scambi economici, di giustizia e di arbitrati, conserva ancora l’atmosfera del passato, grazie agli edifici che la circondano. Palazzo della Ragione o Broletto Nuovo, sui cui archi appare la Scrofa semilanuta, è un imponente edificio in mattoni rossi, inaugurato nel 1233 per accogliere i tribunali di giustizia di Milano. La Loggia degli Osii è un palazzo con grandi arcate aperte, decorato con statue e scudi d’armi, che accoglie gli uffici di giudici e avvocati. Dal suo balcone, la parlera, si annunciavano questioni di carattere pubblico. Palazzo delle Scuole Palatine, durante il Medievo era la sede della scuola superiore più prestigiosa della città. Casa dei Panigarola, è un edificio in stile gotico, che risalta per i suoi sorprendenti archi. Un luogo in cui venivano scritti i decreti ducali. Palazzo dei Giureconsulti era sede della Camara di Commercio, il cui orologio della torre ebbe per anni il compito d’indicare l’orario commerciale della città. La piazza, che ospitava anche il mercato, in origine era più ampia. Vi si aprivano sei vie dedicate ai lavori mercantili: gli Orefici, gli Spadari, gli Armorari, i Cappellari, i Fustagnari e gli Speronari. Nell’Ottocento vennero demolite due porte della cosiddetta Loggia dei Mercanti e l’area diventò quello che è ancora oggi: un passaggio tra piazza del Duomo e piazza Cordusio. Noto è l’eco della loggia, da molti bambini conosciuto come il gioco del telefono senza fili. Un fenomeno che all’epoca veniva chiamato la galleria dei sussurri. Si racconta che un tempo questo sistema veniva usato dai mercanti e spie del medioevo per scambiarsi messaggi senza farsi vedere insieme. Era anche il luogo di incontro degli amanti che potevano così parlarsi da lontano. Bastava posizionarsi accanto a due colonne allineate obliquamente e che presentavano dei fori e sussurrarvi vicino. L’altra persona accanto alla colonna opposta, riusciva a sentire le parole.