Colonna del Leone

Il leone di piazza San Babila

Un’antica leggenda narra che il Leone sulla colonna davanti alla basilica di San Babila sia il premio degli avversari veneziani al coraggio dei soldati di Milano. Nel 1429 l’esercito veneziano, munito del suo armamentario, tra cui il leone, era pronto a sferrare un attacco a sorpresa. Alcuni soldati udirono però dei rumori metallici e, allarmati, si recarono a verificare da dove provessiero i suoni, convinti di imbattersi nei soldati dell’esercito avversario. Invece si ritrovarono davanti alla bottega di un fornaio, che stava preparando l’impasto del pane. Il panettiere, che si ritrovò di fronte degli sconosciuti armati, iniziò ad urlare, avvisando così l’esercito meneghino, che potè sventare il tentativo bellico. I veneziani o per la fretta di smobilitare o per rendere onore alla prontezza dei milanesi, abbandonarono sulla piazza il Leone, che da allora guarda la città dall’alto e reca testimonianza del coraggio di quest’ultima. In realtà, parrebbe trattarsi dell’antico sestiere di Porta Orientale, una delle sei circoscrizioni in cui all’epoca comunale era suddivisa la città che veniva rappresentata da un leone nero in campo bianco. La Colonna in stile gotico in piazza San Babila riporta una decorazione scolpita, dove appaiono le insegne dei Serbelloni, potente famiglia milanese che nella prima metà del Seicento provvide ad innalzarla, sostituendo il sostegno basso a forma di croce che reggeva il leone romanico.

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