Un uomo in bronzo seduto su una panchina in via Verziere 2 nell’omonimo giardino: è un monumento che riproduce il poeta Pencho Slaveykov, morto in Italia nel 1912. La scultura è stato realizzata dall’artista bulgaro Adrian Novakov che ha costruito la panchina in ghisa e acciaio e la figura del poeta in lega di rame e stagno. All’età di circa diciotto anni, Slaveykov contrae una grave forma di paralisi, dopo essersi addormentato in riva al fiume ghiacciato Maritsa. La disgrazia lo avvicina alla poesia, forma di linguaggio più elevata che gli consente di esprimere la propria sofferenza fisica e spirituale.