Il Leoncavallo SPA – Spazio Pubblico Autogestito – è un centro sociale occupato che ospita attività culturali. La sua storia inizia il 18 ottobre 1975, quando un’area dismessa di 3600 mq, in via Leoncavallo 22, viene occupata da un gruppo di militanti del movimento rivoluzionario che caratterizzò il lungo Sessantotto italiano. L’occupazione si caratterizza immediatamente per la proposizione di temi che investono la società intera: la creazione di un asilo nido, una scuola materna, il doposcuola, la mensa popolare, il consultorio ginecologico, le attività culturali, sono gli obiettivi immediati che il neo comitato di occupazione si prefigge. Le attività che iniziano a prodursi nei primi anni di vita permettono al Leoncavallo di radicarsi nella zona: nascono Radio Specchio Rosso, la Casa delle Donne e la Scuola Popolare. Il 18 marzo 1978, in un agguato vengono uccisi, a colpi d’arma da fuoco, Fausto Tinelli e Lorenzo Iaio Iannucci, militanti del Leoncavallo e impegnati in un’inchiesta sullo spaccio di eroina nel quartiere. All’interno del centro sociale, oltre alle attività già esistenti nascono corsi di fotografia, collettivi musicali e teatrali, laboratori di pittura, un’officina, una palestra, la sala-video, e il centro di documentazione. Sono gli anni della battaglia contro il nucleare – il referendum si svolse l’8 novembre 1987 – della lotta all’eroina e alla repressione. I movimenti stuenteschi ritornano sulla scena.