Il Cobianchi era un albergo diurno con bagni pubblici, terme, barbieri e parrucchieri, progettato dall’architetto Melchiorre Bega e aperto nel 1924. Il primo a Milano. Particolarmente lussuosa per il suo stile liberty, la struttura è sotterranea e vi si accede dai portici settentrionali della Galleria Vittorio Emanuele II. Ad esso seguì nel 1925, sempre su commissione dell’imprenditore bolognese Cleopatro Cobianchi, quello sotto piazza Oberdan il cui progetto fu affidato invece all’architetto Piero Portaluppi. Quest’ultimo è denominato in origine Albergo Diurno Metropolitano e oggi è noto anche come Diurno Venezia. Il terzo albergo diurno noto a Milano è quello della Stazione Centrale, in funzione dai primi anni Trenta del Novecento. Nonostante i bombardamenti subiti dalla città, lo spazio sotterraneo di piazza del Duomo conserva ancora parte degli arredi d’epoca. Il primo albergo diurno Cobianchi di Milano, persa la sua funzione, è stato a lungo abbandonato. Un intervento degli anni duemila, che ha in parte conservato gli arredi originari, vi ha consentito per un certo periodo l’uso temporaneo per eventi, ma l’architettura oggi è nuovamente chiusa e inutilizzata.