San Vincenzo in Prato

San Vincenzo in Prato

Spoglia e poco appariscente all’esterno, la Basilica di San Vincenzo in Prato svela all’interno un severo, regolare impianto architettonico paleocristiano. È tra le chiese di più antica fondazione a Milano, costruita tra il IX e l’XI secolo sui resti di un oratorio cimiteriale di origini romane; una serie di reperti della necropoli si trova murata sul fianco settentrionale della chiesa. Legata ad un fiorente convenuto benedettino fin da prima del Mille, la chiesa conobbe nel medioevo alcuni secoli di splendore, per poi decadere con la crisi del monastero, soppresso nel 1520 e convertito in commenda. Alla fine del Settecento il complesso fu sconsacrato ed alienato per essere adibito ad usi profani: magazzino militare, stalla e caserma durante l’occupazione francese, venne poi venduto nel 1810 ad una ditta produttrice di sostanze chimiche che vi impiantò un laboratorio, danneggiando gravemente la struttura e distruggendo gli affreschi quattrocenteschi che ne decoravano l’interno. Fu il periodo in cui era nota come Casa del Mago, anche orche dal campanile, utilizzato come ciminiera, uscivano strani fumi che velarono di mistero la piccola e antica chiesa. Tra il 1880 ed il 1890 la Basilica fu recuperata con un restauro stilistico che ne ricostruì alcune parti, edificò il nuovo campanile e la sacrestia. Nel corso dei più recenti lavori di restauro la decorazione delle pareti è stata in gran parte eliminata, il pavimento sostituito, e si è compiuto un attento risanamento della cripta, riportandone in evidenza l’elegante struttura. Si trova in via Daniele Crespi 6.

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