Merù

Merù Gioielli

Nel 1959, all’età di 28 anni, Francesco Mereu, creativo sardo, decise di mettersi in proprio a riparare orologi ed oggetti antichi di svariato genere. In via Solferino 3, nel quartiere di Brera, si era liberato un negozietto, dove aprì una piccola bottega. La Palazzi Editori aveva un mensile che si chiamava Bellezza, che realizzò un servizio fotografico degli oggetti venduti nella piccola bottega; l’articolo pubblicato chiamava Francesco il Merù, perché il custode del condominio di via Solferino, essendo milanese doc, non sapeva pronunciare il dittongo finale del cognome Mereu e lo pronunciava Merù. La cosa era molto buffa, gli amici ridevano. Tuttavia Merù era un nome originale; così Francesco andò all’ufficio brevetti e marchi a depositarlo e mise la targa fuori dal negozio. Aveva già ottenuto la licenza di venditore d’oro, ma all’epoca la sua attività principale restava quella di orologeria di alta precisione. Tuttavia, poichè i clienti cominciavano a domandare anche delle pietre preziose, Francesco si iscrivette a un corso serale di gemmologia. Col tempo, cominciò a dedicarsi sempre più all’oro e ai materiali preziosi e semipreziosi che venivano mescolati con materiali poveri per dar vita a creazioni originali. Nel corso del tempo, Francesco si appassionò sempre di più all’oro e agli altri materiali preziosi e semipreziosi, che combinava sapientemente con elementi meno pregiati per dar vita a creazioni davvero originali. Contestualmente, il negozio di via Solferino subì una trasformazione: vennero allestite eleganti vetrine esterne e raffinate vetrinette interne, capaci di esaltare ulteriormente l’unicità delle opere esposte. Merù acquistò sempre più notorietà e attirò l’attenzione della stampa di moda. Le creazioni cominciano ad apparire sulle riviste Grazia, Gioia, Anna Bella, Anna, Amica. Nel corso degli anni Ottanta ci fu la vera e propria esplosione della fama di Merù a Milano, che divenne un marchio-insegna di grande successo a livello locale. Nel periodo natalizio c’è la fila fuori dal piccolo negozio di via Solferino.

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