San Martino in Villapizzone a Milano ha una storia antica che s’intreccia con il borgo di Villapizzone. La chiesa di San Martino, in piazza Villapizzone 10, attorno a cui è concentrato il centro storico, è del 1604. Il borgo stesso ha origini molto antiche che risalgono al 1179, quando viene citata come Villabezone o Villa Bezonis. Secondo la memoria redatta nel 1530 dal monaco Giacomo Stella, rettore della chiesa di San Martino, l’origine della parrocchia risalirebbe al VI secolo d.C. La zona era coperta da un vasto bosco nel quale dimorava un santo monaco greco di nome Atanasio Piccione. Fu così che il bosco venne chiamato Bosco Piccione. Quando i Monaci Neri benedettini, proprietari dell’area, fecero tagliare le piante per mettere a coltura i terreni, in zona sorse un villaggio che prese il nome di Villaggio Piccione, da cui poi Villapizzone. Nel secolo XIV Martino, figlio di Francesco Resta Pallavicino, fu il capostipite della famiglia Resta di Villapizzone. In età napoleonica, dal 1808 al 1816, Villapizzone fu aggregata a Milano. All’unità d’Italia, 1861, il paese contava 842 abitanti, era costituito da un piccolo borgo di case costruite attorno alla chiesa parrocchiale, di fronte alla quale vi era la villa signorile, con parco, della famiglia patrizia Radice Fossati. Nel 1869 Villapizzone fu aggregata a Musocco, comune poi annesso a Milano nel 1923. Il cimitero del paese, esistente fino agli anni Cinquanta, oggi è verde pubblico. Gli abitanti di Villapizzone venivano designati con il nome ironico zuccatt, dal sostantivo zucca. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il vecchio borgo di Villapizzone è stato inglobato dalla crescita della città.