Palazzo Rocca Saporiti è una dimora neoclassica in corso Venezia 40. Disegnata dallo scenografo del teatro alla Scala, Giovanni Perego, la facciata è considerata uno dei più bei prospetti di Milano. Al di sopra, una balaustra regge nove statue di Pompeo Marchesi e Grazioso Rusca, raffiguranti Mercurio, Venere, Giunone, Giove, Apollo, Diana, Bacco, Cerere e Giano. Citato ne I promessi Sposi, il Palazzo viene commissionato nel 1812 da Gaetano Belloni che aveva fatto la sua fortuna ottenendo in gestione il ridotto della Scala, unico luogo dove era consentito il gioco d’azzardo. Con la caduta di Napoelone e la messa al bando del gioco d’azzardo, Belloni è costretto a vendere l’edificio nel 1818 al marchese Marcello Saporiti. Quest’ultimo, non avendo figli, nominò suo erede il pronipote Apollinare Rocca di Reggio Emilia. Il palazzo passa ai discendenti della famiglia Rocca Saporiti fino alla morte del conte Alessandro Rocca Saporiti nel 1926. Gli appartamenti erano dotati di sale da bagno, tra le prime della città.