Viganò è un pezzo di storia milanese con diverse anime. Una realtà storica con due negozi: una bottega e una boutique. In bottega si vendono, al dettaglio e all’ingrosso, materiali per il ricamo d’alta moda, realizzati al momento e d’archivio, pezzi vintage di bigiotteria e componentistica, accessori per capelli. Nella boutique, si vendono una selezione di gioielleria, bigiotteria artigianale, ma anche accessori come cappelli, ombrelli, guanti, borse, sciarpe e ventagli. Nel 1933, Viganò viene aperto nella Galleria Vittorio Emanuele II, diventando in poco tempo un punto di riferimento del gusto milanese e italiano. Dieci anni dopo, nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1943, Milano viene bombardata e la Galleria in parte distrutta. Le attività al suo interno sono costrette a chiudere. La bottega di via Paolo da Cannobio 39 subisce un danno al magazzino a causa di un incendio, ma l’attività non cessa mai. La boutique in Galleria si trova a dover chiudere nel 2016 per trasferirsi in via Maurizio Gonzaga 5, mantenendo la posizione centrale che ha sempre avuto e il suo stile contemporaneo e classico insieme.