Arco del Palazzo della società Buonarroti-Carpaccio-Giotto

Realizzato tra il 1926 e il 1930 su progetto dell’architetto Piero Portaluppi, il Palazzo della società Buonarroti-Carpaccio-Giotto, in corso Venezia 62, può essere considerato, per il grande arco che si apre al centro del prospetto, la porta d’ingresso al nuovo quartiere Excelsior che in quegli anni stava sorgendo sui giardini di quello che era stato il Convento dei Capuccini. Il passaggio tra corso Venezia e via Salvini è definito da un colonnato di ordine dorico che regge una volta a botte decorata a losanghe. È come una porta per un’altra dimensione, quella surreale del Quadrilatero del Silenzio. Attraversandolo, ci si lascia alle spalle il Museo Civico di Storia Naturale dei Giardini Indro Montanelli e guardando in sù  alle facciate dei palazzi sulla via si possono scorgere dettagli architettonici curiosi, come le forme dei balconi.

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