Veneranda Biblioteca Ambrosiana

La Veneranda Biblioteca Ambrosiana, fondata dal cardinale Federico Borromeo nel 1607 ed inaugurata nel 1609, fu tra le prime a consentire l’accesso a chiunque fosse in grado di leggere e di scrivere. Venne concepita come un centro di studio e di cultura: si volle infatti che al suo interno fiorissero altre istituzioni come il Collegio dei Dottori, la Pinacoteca, l’Accademia del Disegno. Ricca di oltre un milione di stampati, quasi quarantamila manoscritti (tra cui il Codice Atlantico) in italiano, latino, greco, arabo, siriaco, etiopico, copto, cinese, dodicimila disegni (di Raffaello, Pisanello, Leonardo), ventiduemila incisioni e mappe antiche, manoscritti musicali, pergamene e papiri, la Biblioteca, in piazza Pio XI 2, si presenta come una delle più importanti a livello mondiale. La Pinacoteca Ambrosiana fu istituita nel 1618, quando il Cardinale Federico Borromeo donò la sua collezione di dipinti, statue e disegni alla Biblioteca. Al suo interno si possono ammirare alcuni tra i più straordinari capolavori di tutti i tempi, come il Musico di Leonardo, la Canestra di frutta di Caravaggio, il Cartone preparatorio per la Scuola di Atene di Raffaello, l’Adorazione dei Magi di Tiziano, la Madonna del Padiglione di Botticelli e i Vasi di fiori di Jan Brueghel.

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