Parco Lambro, circondato dalle vie Passo Rolle, Crescenzago, Pusiano, Orbetello, Feltre, Turchia, Folli e Casorianella nella zona nord-est di Milano, è stato creato alla fine degli anni Trenta come polmone verde cittadino. L’idea era quella di preservare il paesaggio della campagna lombarda, sfruttando sia la risorsa dell’omonimo fiume sia della rigogliosa vegetazione spontanea. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’area verde inizia a cambiare, diventando un magazzino di legna da ardere. Negli anni Cinquanta e Sessanta il Parco riprende vita, ripopolato da alberi che continuano a suggerire le atmosfere della campagna meneghina, con ampi spazi verdi e con terreni coltivati. Gli anni Settanta regalano a Parco Lambro, inoltre, grande notorietà, grazie all’organizzazione del “Festival del proletariato giovanile” della rivista Re Nudo. È il 1974 e in più di 100.000 si ritrovano per i live di Alan Sorrenti, della Premiata Forneria Marconi, di Demetrio Stratos, della band rock Biglietto per l’Inferno, di Angelo Branduardi, di Pino Daniele, del gruppo folk Canzoniere del Lazio. Grazie a cinque cascine, la suggestione rurale è ancora presente nel Parco. Tra gli alberi di via Feltre si trova infine uno skatepark, dove è possibile assistere alle evoluzioni degli skater. L’area è nota come Lambrooklyn.