Duomo

Duomo di Milano

Il Duomo di Milano, nell’omonima piazza, rappresenta la città, ne è il simbolo. Lungo 157 metri, può ospitare fino a quarantamila persone. La sua costruzione è durata ben cinque secoli: iniziata nel 1386, è andata avanti per 500 anni, fino al 1800, quando è stata ultimata la sua facciata. La Cattedrale fu costruita per volere del Duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, che prima costituì la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano per la realizzazione di un’imponente cattedrale, capace di competere con quelle delle principali città europee. Per questa opera volle, non più il mattone rosso tipico delle costruzioni milanesi, ma il marmo bianco di Candoglia, che proviene da una cava sul Lago Maggiore. Proprio per la lunga durata dei lavori di costruzione, è impossibile incasellare il Duomo in un unico stile architettonico, anche se quello predominante è il gotico. Nel 1765 venne terminata la guglia maggiore e, cinque anni dopo, la Madonnina trovò il suo posto sul punto più alto della Cattedrale da dove ancora oggi domina e protegge tutta la città. Ricoperta da 6750 fogli d’oro, è alta 4,16 metri. Impugna nella mano destra una grossa alabarda, simbolo della lotta della Chiesa e parafulmine mascherato. Per il suo ruolo di protettrice, fino a pochi decenni fa, nessun edificio di Milano poteva superarla in altezza. Oggi, invece, sui nuovi grattacieli sorti in città sono state poste delle sue copie. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i milanesi decisero di ricoprire la Madonnina di stracci per evitare che i suoi bagliori attirassero le bombe calate dai nemici. Grazie a questa idea, il Duomo di Milano subì pochi danni. Il suo interno non è caratterizzato da affreschi o da dipinti, ma da statue, come quella un po’ macabra di San Bartolomeo il cui drappo che porta sulle spalle è la sua pelle. Le 52 vetrate in tutto il Duomo, oltre ad apportarvi bellezza, avevano una funzione didattica: anche coloro che non sapevano leggere, potevano apprendere la storia della Bibbia osservando le figure. Sul suo pavimento, vicino all’ingresso principale, c’è una meridiana che risale al 1768, realizzata da astronomi dell’Accademia di Brera. Per la sua precisione, fino alla metà del XIX secolo, regolava gli orologi di tutta Milano. Al di sopra dell’abside sopra l’altare, c’è un punto segnato con una luce rossa: è il punto dove viene custodito un presunto chiodo della croce di Gesù Cristo. All’interno del Duomo c’è una sorta di ascensore sacro, la Nivola, realizzato agli inizi del XVII secolo. È un grande cesto in lamiera del peso di otto quintali che viene utilizzato una volta l’anno, il 14 settembre, per il Rito della Nivola, nella ricorrenza dell’Esaltazione della Santa Croce. Salire sulle terrazze della Cattedrale e vedere da vicino le guglie, le statue e la Madonnina, è un’esperienza unica. Anche lì come su tutta la facciata del Duomo, la caratteristica più sorprendente sono più di 2500 statue di ogni tipo, da santi e beati fino a figure mostruose, tipiche dello stile gotico, come quella del Drago Tarantasio. Le statute del Duomo sono in tutto 3400. Inoltre sulla scala che conduce al tetto completamente calpestabile, ci sono i volti di alcuni personaggi della storia d’Italia tra cui Vittorio Emanuele III, Arturo Toscanini, Dante Alighieri, Papa Pio IX e Benito Mussolini, il cui volto, dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stato camuffato con barba e turbante. Sulla facciata, nel 1810, lo scultore Camillo Pacetti scolpì una giovane ragazza con il braccio destro alzato e una corona fatta di raggi, del tutto simile alla Statua della Libertà americana, realizzata decenni dopo. Infine, il Duomo è rivestito di una sostanza antismog: sulla superficie della facciata è stata applicata una speciale finitura naturale che, attivata dalla luce del sole, riesce ad autopulirsi e a depurare l’aria dagli agenti inquinanti.

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