Le Terme Erculee, così chiamate perché fatte costruire dall’imperatore Massimo Erculeo noto come Massimiano, occupavano un’area di circa 14.500 metri quadrati ed erano costituite da un ampio spazio con porticato, oltre che da una palestra e da strutture per i bagni. Tutto l’impianto delle terme era alimentato dalle acque dell’ Acqualunga, uno dei tanti corsi d’acqua che costellavano la città fino al secolo scorso. Citate anche da Ausonio, quelle di Milano erano un tipico esempio di terme monumentali imperiali, costituite da un ingresso con colonnato, una palestra da cui si accedeva ai corridoi diretti alle vasche d’acqua fredda ed alle vasche di acqua calda. Quel che resta di ciò che era rappresentava uno dei principali luoghi di ritrovo e di socializzazione, si trova vicino piazza San Babila, fra Corso Europa e Corso Vittorio Emanuele II, all’altezza di via Pasquirolo e Largo Corsia dei Servi alle spalle della chiesa di San Vito. La chiesetta è sorta sullo spazio del Frigidarium delle Terme Erculee.