Villa Clerici in via Giovanni Teruggia 8 è un luogo sorprendente che non ci si aspetta di trovare nel tessuto edificato della città di Milano. Una villa di delizia in cui ancor oggi le Arti si fondono per dar vita ad inattese creazioni. Fu costruita tra il 1722 ed il 1733 su probabile disegno del costruttore della guglia maggiore del Duomo di Milano, l’architetto Francesco Croce, e su committenza di Giorgio Clerici, la cui famiglia acquisì i possedimenti di Niguarda sulla scorta della propria ascesa sociale, basata sul commercio della seta e su prestigiosi ruoli politici derivati da cariche pubbliche. La Villa, concepita come residenza di campagna per il controllo degli affari economici della famiglia, conobbe il massimo del suo splendore e della sua notorietà quando ne divenne proprietario Antonio Giorgio Clerici (1715-1768), a cui si deve l’ampliamento e l’abbellimento di Villa Clerici, che fu ribattezzata Villa di delizie in terra di Niguarda. Dopo aver conosciuto molteplici proprietari, dal 1938 Villa Clerici è di proprietà dell’Immobiliare Due Febbraio Srl, che si occupa della gestione e della valorizzazione del complesso. Si accede al complesso architettonico – che presenta un caratteristico impianto ad U – attraverso una monumentale cancellata, con coppie di pilastri bugnati sormontati da vasi, proveniente dalla vicina Villa Litta Modigliani. Lo spazio del cortile d’onore è stato ridisegnato come un giardino all’italiana, libera interpretazione di quanto era allestito ai tempi del massimo splendore della villa, ed accoglie alcune statue allegoriche su piedistallo coeve alla costruzione del complesso originario. La facciata principale si eleva su due piani – con il corpo centrale ed il piano nobile più alti – e presenta un portico su colonne binate preceduto da una scalea a coda di rondine. La facciata a tramontana, sobria ed elegante nell’architettura e con balconcino al piano nobile, fa da fondale scenografico al vasto parco, ridisegnato ed abbellito con l’introduzione di colonnati, platee e quinte teatrali, scenograficamente disposte sull’asse centrale. Statue, gruppi scultorei e fontane completano le zone verdi con alberature a macchia e a filare. Un parco che lascia stupefatti i visitatori che si sentono immersi in un’atmosfera di gioiosa tranquillità. Dall’atrio porticato ed attraverso lo scalone d’onore a quattro rampe, con balaustra in pietra di miarolo e telamoni in corrispondenza dei risvolti di rampa, si accede al primo piano della Villa, alla Sala delle Arti e alle altre sale monumentali. Gli interni conservano elementi di grande valore con soffitti a cassettone decorati e pitture a cornice delle porte e delle finestre. Le sale del primo piano oggi ospitano molteplici iniziative ed attività a carattere culturale. Notevole, al piano rialzato della Villa, è la Sala degli Specchi decorata all’inizio dell’Ottocento con dipinti a trompe-l’oeil e un pregevole soffitto a cassettoni. Affreschi risalenti all’originaria decorazione pittorica si trovano nel salone d’ingresso, con il Ratto di Ganimede, mentre in una saletta attigua si può ammirare una rappresentazione della Giustizia.
Nelle sale del piano rialzato è allestita dal 1955 la GASC, Galleria d’Arte Sacra dei Contemporanei, voluta da Dandolo Bellini.
Oggi Villa Clerici rappresenta un polo di alta formazione e divulgazione musicale, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare giovani talenti ed educare all’ascolto dell’arte dei suoni un pubblico differenziato. Inoltre, in sinergia con la GASC, si propone di diventare un centro riconosciuto per la valorizzazione dell’arte contemporanea.