Ca’ di Facc, la casa delle facce, si trova in via Paolo Sarpi angolo via Ceresio, alle spalle di Chinatown. La sua storia ha inizio nel 1878. L’enorme palazzo ai civici 3 e 5 di piazzale Antonio Baiamonti è stato progettato da Giuseppe Buzzi e deve il suo nome ai numerosi altorilievi sulla facciata, raffiguranti volti di italiani illustri: Leonardo, Foscolo, Manzoni, D’Azeglio, Appiani, Carlo Porta, Paganini, tra i cinquantuno medaglioni sopra le sessantotto finestre. Un esempio di case parlanti come era d’uso alla fine del Novecento. Una moda che ebbe inizio nel 1860, quando il barone Gaetano Ciani fece ricoprire di terrecotte rosse di busti, volti e scritte una sua proprietà in corso Venezia. Le terrecotte inneggiavano all’Unità d’Italia e la casa venne ribattezzata Ca’ Rossa. Anche Manzoni fece decorare la sua casa di piazza Belgioioso e a chiudere il periodo d’oro delle case parlanti fu il Museo di Storia Naturale. Ad abitare questi palazzi però non erano solo famiglie benestanti. La Casa delle Facce era una caratteristica casa di ringhiera con i ballatoi interni, abitata da artigiani ai primi piani e da personaggi politici al piano nobile. Proprio al suo interno nacque l’artista Carlo Bugatti.