Il termine Crocetta indica una croce stazionale che veniva posta nei crocevia con accanto piccoli altari, in funzione di chiesa all’aperto, durante le epoche flagellate dalla peste. Collocate in luoghi di gran passaggio, le crocette permettevano anche agli ammalati di seguire le funzioni religiose, rimanendo nelle loro case. Con il passare del tempo, le croci stazionali, anche tappe della Via Crucis, si moltiplicarono: si calcola che con l’aumentare della pestilenza e della popolazione fossero una quarantina, sparse per la città. In origine questi piccoli monumenti erano costituiti da una colonna sormontata da una croce, in seguito ne fu aumentata l’altezza collocandovi sopra una statua, che a sua volta reggeva la croce. Quella di Porta Romana, in largo della Crocetta, fu voluta da San Carlo come molte altre in diverse zone della città. Venne sostituita nel 1700 con la statua di San Calimero, quarto Vescovo di Milano, molto amato dai milanesi che a lui dedicarono una Basilica.