Palazzo Francesco Turati su via Meravigli al civico 7 fu commissionato dai Turati, mercanti di tessuti della zona di Busto Arsizio che nell’Ottocento diventarono banchieri e proprietari di tutta l’area che arrivava fino a piazza degli Affari. Tra la fine dell’Ottocento e metà del Novecento, durante la costruzione di quello che oggi è il Palazzo neorinascimentale della Camera di Commercio e di Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa, vennero ritrovati i resti del Teatro Romano di Milano. La scoperta fu fatta dall’archeologo Pompeo Castelfranco che disse di aver visto un grosso dinosauro di epoca romana, poiché non riuscì ad identificare il Teatro. Negli anni Trenta, vennero eseguiti altri scavi sotto la direzione di Alda Lev Spinazzolai, al tempo responsabile della regia sovrintendenza ai monumenti di Milano. Il suo progetto era quello di realizzare una grande area archeologica ma, a causa delle leggi razziali del 1938, non si realizzò. Quelli che erano posti a sedere assegnati agli spettatori del Teatro e un corridoio che divideva le gradinate alte da quelle basse, oggi si possono ammirare nel Museo Sensibile del Teatro Romano di Milano, inaugurato nel 2008, che permette un viaggio sensoriale a ritroso nel tempo, proprio sotto Palazzo Turati. Nell’area archeologica, anche elementi architettonici e decorativi del frontescena e del grande cortile che si apriva alle spalle del palcoscenico.