Porta Ticinese, o Porta Cicca come la chiamano i milanesi, venne costruita dal Cagnola tra il 1801 e il 1813. È una delle sei porte nelle mura medievali della città e si trova in uno dei quartieri più antichi. Insieme agli archi di Porta Nuova in via Manzoni è testimonianza delle mura milanesi dell’XI secolo, distrutte dall’esercito di Federico Barbarossa nel 1162. Vicino alla Darsena da cui partono i Navigli, era l’ingresso ad un quartiere povero. Oggi è simbolo della Milano da bere. Il suo patrimonio architettonico, tra cui il circo e l’anfiteatro romani e le basiliche di San Lorenzo e Sant’Eustorgio, rivela un tessuto urbano stratificato in cui s’incontrano la città antica con quella nuova. Quartiere di artigiani, per lo più fabbri e conciatori, il Ticinese si estendeva in origine fino all’antica porta comunale. Soltanto tra il 1801 e il 1814, in onore della vittoria di Napoleone a Marengo, venne eretta una nuova porta nell’attuale piazza XXIV Maggio, su progetto dell’architetto Luigi Cagnola. Vicino all’antico porto, fu già in antichità un punto d’incontro della città. Tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, nella zona sorsero alcune fabbriche e venne inaugurata, nel 1865, la stazione di Porta Genova.